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MARZO 2001
Apri le tue ali
Aquila o Pegaso che tu sia,
apri le tue ali.
Non temere il sole,
tu non sei Icaro.
L’universo che non ha confini
ti sembrerà poco,
ma, a non aver paura
si resta soli,
e il vento delle parole
confonde voci
di uomini e intriganti.
Diomedea,
da quella rupe di scogliera
e il mare mosso,
il tuo non è un canto d’amore,
ma resto qui ad ascoltarti,
e ad aspettare
quello che il tempo
ancora non mi ha dato.
Nunzio Gambuti