Silenzio Amaro - Nunzio Gambuti

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Silenzio Amaro

La mia anima

Silenzio amaro
di Nunzio Gambuti


Come vorrei tenere stretto tra le mani il mare,
e poi fermare l’onda seduto sotto un albero,
e cercare di capire dove corre la mia mente,
che, uguale come un’onda, non si ferma mai.
Come una vela rimasta da sola in un sentiero di mare,
importante è sapere sempre quello che vuoi,
e vivo di quello che ho avuto e non di quello che ho dato,
e non pensi a morire anche mentre muori.
E non pensi a morire anche mentre muori.

Silenzio amaro,  cos’è che vuoi distruggere?
Un sogno forse sì, ma le favole non muoiono.
Silenzio amaro, sei solo un dio pagano, ma l’Amore non vende l’Anima,
ama e sai a cosa ti serve vivere.
Ama e sai a cosa ti serve vivere.

Come vorrei tenere stretto tra le mani il mare,
e poi fermare l’onda seduto sotto un albero,
e cercare di capire dove corre la mia mente,
che, uguale come un’onda, non si ferma mai.
I sogni scrivono storie senza usare parole,
il coraggio misura quella voglia che hai di vivere ancora,
parete di roccia per chi non si ferma e continua a salire,
anche se mi nascondi dietro un’ombra quella ragione,
anche se mi nascondi dietro un’ombra quella ragione.

Silenzio amaro,  cos’è che vuoi distruggere?
Un sogno forse sì, ma le favole non muoiono.
Silenzio amaro, sei solo un dio pagano, ma l’Amore non vende l’Anima,
ama e sai a cosa ti serve vivere.
Ama e sai a cosa ti serve vivere.
Silenzio amaro,  cos’è che vuoi distruggere?
Un sogno forse sì, ma le favole non muoiono.
Silenzio amaro, è come quando passa un treno,
se ti lasci sfiorare ti sembra il vento,
è ancora lei Regina nell’Anima.
E’ ancora lei Regina nell’Anima: unicamente lei.


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